TERESA MARIA CATERINA BORGOGNA IN FROVA

Ferdinando ROSSARO (Vercelli 1846-1927)

Ritratto di Teresa Maria Caterina Borgogna Frova, 1889

olio su tela siglata e datata in basso a destra, in cornice lignea laccata

dim. c.c. cm. 121,6 x 97 x 5,3; s.c. cm. 110,3 x 85,4

Iscrizione: “SIGNORA TERESA FROVA NATA BORGOGNA / fondatrice di letto nelle infermerie con atto 19 gennaio 1889”

Proprietà: Inventario 1930 – Anno VIII Ospedale Maggiore Vercelli 5079; Inventario Città di Vercelli n°26092

Restauro: 2023, M.G. Ferrari, V. Sfondrini, collaboratori al progetto: V. Cassaro e M. Buffa

Il restauro dell'opera è stato sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino (bando “Cantieri diffusi”) e dal Comune di Vercelli


CARTA D'IDENTITÀ

Benefattrice: Teresa Maria Caterina Borgogna in Frova (Prarolo 15 luglio 1819-Rosasco, Pavia 22 gennaio 1893)

Status: benestante

Lascito: per commemorare la ricorrenza del suo cinquantesimo anniversario di matrimonio, il 26 novembre 1888, fonda un letto nelle Infermerie, da attivarsi dopo il suo decesso, a favore di poveri ammalati del Comune di Rosasco e del podere Panperduto di sua proprietà. La donazione di 10.000 lire avviene “con l'assenso del marito”, riservandosi l'usufrutto vitalizio.

Ritratto: la signora Borgogna-Frova, seduta su una sedia coperta da una pelliccia di ermellino, indossa un elegante soprabito invernale nero in velluto, con rouches lungo la pettorina e i polsi in taffetà orlati di pizzo, che creano un raffinato contrasto. Su sfondo damascato nei toni del rosso è dipinto lo stemma araldico dei Frova. I capelli bianchi sono raccolti, sopra il capo un velo di pizzo nero, e ci osserva con i suoi pungenti occhi verdi. Ad adornarla alcuni gioielli che, insieme al ricercato abbigliamento e allo sfondo, ne sottolineano lo status sociale. La vistosa spilla-gioiello sul collo riporta il nome della ritrattata, secondo una pratica comune alla fine del XIX secolo.

Pittore: Ferdinando Rossaro, il principale pittore-ritrattista attivo in città, poté contare sulla modella ancora vivente quando firmò la tela nel 1889.
 



Testi e schedatura a cura di L. Berardi e C. Lacchia, 2023.

Ultima modifica: 14 Dic 2023 - 15:54