“Bisordine” aperta sino al 2 giugno

Comunicati stampa

Curatori:  Serena Mormino e Luca Brusotto

Al MAC e al Leone

 

La Città di Vercelli di concerto con i due musei, annuncia che la mostra “BISORDINE” del maestro Aldo Spinelli, a cura di Serena Mormino e Luca Brusotto, ospitata presso il MAC - Museo Archeologico Civico “L. Bruzza” e presso il Museo Leone, con l’Associazione Culturale AMARTE, verrà prolungata fino a domenica 2 Giugno. Si accettano prenotazioni per laboratori didattici con le scuole di ogni grado, ove gli studenti avranno la possibilità di dialogare e giocare direttamente con l’artista. Per informazioni e prenotazioni visite e laboratori: serenamormino@gmail.com macvercelli@gmail.com info@museoleone.it. .

“Il successo della mostra – dice l’assessore alla cultura Daniela Mortara -  ci ha indotto a prorogarne l’apertura e siamo particolarmente soddisfatti del successo raggiunto con le numerose visite sia dei Vercellesi che dei turisti”.

Sperando di fare cosa gradita, si riporta il testo del CS distribuito in occasione dell’inaugurazione.

“Il progetto di mostra del Maestro milanese ALDO SPINELLI, artista contemporaneo riconosciuto internazionalmente in campo prettamente artistico, matematico e della creazione del gioco, si sviluppa al MAC di Vercelli, con un richiamo presso il Museo Leone – Sala Romana. La mostra dimostrerà al  pubblico che la storia dialoga ogni istante con la contemporaneità, essendo questa frutto e sviluppo consapevole ed inconsapevole del passato. Di primo acchito può sembrare impossibile installare una mostra di Arte Contemporanea concettuale e legata al metodo matematico, contaminata alla collezione del Museo Archeologico Civico, ma il Maestro Spinelli ci dimostrerà che, con assoluta consapevolezza, grande cultura storica e un velo di gioco e sarcasmo, tutto ciò non solo è possibile, ma anche doveroso da parte di un artista del nostro secolo, perché Arte è prima di tutto comunicazione e, quindi, metodo per poter far fruire collezioni archeologiche preziose ma “difficili” talvolta da apprezzare ai non addetti ai lavori, in modo giocoso e stimolante. L'archeologia (dal greco ἀρχαιολογία, composto dalle parole ἀρχαῖος, "antico", e λόγος, "discorso" o "studio") d’altronde è la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante, mediante la raccolta, la documentazione e l'analisi delle tracce materiali, comparandola necessariamente con il presente di chi la sta studiando e con il futuro di chi analizzerà tali trattati e reperti. Da qui nasce il desiderio di Spinelli, e dei due musei ospiti, di scrivere un dialogo tra epoche e metodi. La mostra sarà una vera scoperta “a tappe” delle opere Spinelliane dialogheranno fianco a fianco contaminandosi con la collezione museale, ma senza creare disturbo visivo, concettuale, o conservativo. Al Museo Leone, nella Sala Romana famosa custode della Stele bilingue testimone del passaggio tra epoca celtica e romana, l’intervento di Spinelli sarà quello di proiettare il fruitore della mostra in un viaggio colto e responsabile tra linguaggi di comunicazione distanti secoli, ma accomunati dalla necessità di traduzione, stimolando soprattutto il pubblico più giovane ad indagare sulla tangibilità degli scritti e sull’importanza di tornare ad avere maggiore consapevolezza dei metodi di elaborazione, scrittura e conservazione degli stessi, oggi troppo spesso affidati solo alla tecnologia e non più alla capacità di decifrazione personale ed alla loro fisicità materica. Anche qui la componente del gioco sarà protagonista avendo, in questo caso, un ruolo pienamente interattivo con il pubblico… La materia principe di Spinelli è particolarmente preziosa e scientifica; nelle sue opere troviamo rare tracce di marmo, bronzo, acciaio, ceramica, tessuto e colori ad olio… ma i nostri occhi inciampano in moltissime lettere e numeri… in labirinti letterari, in successioni di numeri solo apparentemente casuali e in punti e tratti sparsi ma non random… in giochi di parole, doppi sensi, acronimi e palindrome; e ancora fusioni auto approvate di parole, vere e proprie funzioni matematiche che se elaborate diventano curve artistiche, profili ed autoritratti… nulla è scontato, ma soprattutto nulla è fine a se stesso… Spinelli afferma, ironicamente, che la sua filosofia artistica è quella autolesionista “del massimo sforzo per il minimo risultato”, ed effettivamente può essere quello che appare ad un fruitore non fruitore delle sue opere, ossia a quel pubblico sempre meno colto ma soprattutto sempre meno curioso e interessato a dedicare del tempo a comprendere, a scoprire, ad assaporare e godere dell’Arte. Non possiamo, pertanto, che aspettarci una mostra apparentemente enigmatica, concettuale e difficile che sarà, in realtà, di stimolo per interagire con ogni singola opera del passato e del presente laddove capace di catturare la mente del visitatore, incuriosendolo e catturandolo per soffermarsi a dedicare davvero del tempo all’Arte e che potrà essere “portata a casa” per continuare a giocare, ricordare, scoprire… Partiamo a giocare proprio dal titolo “BISOrdine”… sarà una necessità (quindi un BISogno) di rafforzare la parola Ordine, la parole Disordine o un desiderio di BISsare la mostra stupendoci con una seconda tappa e ripartire dall’inizio del gioco? A Voi il lancio dei “dadi”…”

 

Servizio Comunicazione Istituzionale