Esauriti i posti per le visite guidate ai luoghi della cultura ebraica: 27 febbraio

9 Febbraio 2022

Come si ricorderà, in occasione del Giorno della Memoria il Comune di Vercelli ha organizzato una visita guidata alla Sinagoga e al quartiere ebraico, il “ghetto”. La visita ha riscosso un ottimo successo di pubblico, per accontentare le molte richieste, il Comune di Vercelli e la Comunità Ebraica locale hanno pensato di riproporre l’iniziativa nei giorni 13 e 27 febbraio, che hanno registrato il "tutto esaurito".

Ricordiamo che si tratta di una visita guidata del ghetto di Vercelli e del Tempio Israelitico tenuta da operatori di comprovata esperienza e preparazione in materia di cultura ebraica e gestione dei gruppi turistici.

Il Sindaco Andrea Corsaro commenta così: “La prima visita ha fatto registrare un bel  successo di pubblico e ci ha lasciato dei feedbacks molto positivi. Per questo abbiamo deciso di riproporla, in modo che chi non ha potuto partecipare al primo appuntamento possa farlo al più presto. Ricordiamo che Vercelli si fregia   della presenza di una monumentale sinagoga che  ancora oggi è simbolo della storia religiosa e culturale della città. La visita  intende però ricordare anche la costituzione, nel XVIII secolo, di un ghetto destinato agli Ebrei, una parte molto interessante, importante e significativa della vita vercellese , un patrimonio che non può essere dimenticato. Mi piace sottolineare che al primo appuntamento  hanno partecipato non solo i nostri concittadini, ma anche visitatori provenienti da fuori città.”

“Anche nei prossimi due appuntamenti la durata della visita sarà di circa 2 ore” spiega l’Assessore Gianna Baucero, “con ritrovo alle ore 15.30 del 13 e del 27 febbraio di fronte alla Sinagoga. Il percorso toccherà i principali luoghi di interesse del quartiere ebraico tra cui la contrada degli Orefici, l’ex asilo Levi, la sede della comunità ebraica e il collegio Foa. L’itinerario si concluderà con un ritorno al Tempio, dove ci sarà un approfondimento relativo alla storia architettonica, religiosa e artistica dell’edificio. Si tratta di pagine di storia interessanti, che abbiamo il dovere di coltivare e condividere. Ringrazio tutti coloro che ci stanno inviando commenti molto positivi.”

 

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