Percorsi socio-sanitari per gli anziani

La domanda per la valutazione dell’U.V.G. (Unità di Valutazione Geriatrica) dà l’avvio al percorso di valutazione dei bisogni socio-sanitari di persone ultrasessantacinquenni e all’eventuale predisposizione di progetti, servizi e sostegni di tipo domiciliare o residenziale.

Le Unità Valutative Geriatriche, presenti nelle Aziende Sanitarie, sono organizzazioni funzionali nelle quali sono coinvolte più figure professionali, medici e assistenti sociali e figure specialistiche legate alla valutazione del singolo caso, con il compito di:

  • definire i bisogni e necessità di cura nel loro complesso;
  • individuare e concordare interventi assistenziali più adeguati per supportare i problemi di non autosufficienza e disagio determinati da limitazioni di malattie, o di loro esiti;
  • orientare le cure in modo appropriato per rinforzare le capacità di partecipazione sociale del cittadino;
  • verificare e aggiornare l’andamento del progetto personalizzato;

 

La valutazione multidimensionale viene effettuata con l’ausilio di schede e scale di valutazione sanitaria e sociale

 Gli interventi vengono definiti sulla base di un inquadramento complessivo del bisogno mediante l’utilizzo da parte dei Servizi Sociali e dei servizi sanitari di strumenti multidimensionali (che tengono conto di più dimensioni/aspetti) che comprendono:

  • valutazione della capacità nella gestione delle attività quotidiane, dello stato di salute e delle autosufficienze o meno del soggetto.
  • condizioni abitative
  • necessità assistenziali
  • capacità di sostegno da parte della rete familiare
  • contribuzione reddituale e patrimoniale.

 

Le Unità Valutative Geriatriche (U.V.G.) assumono quindi il ruolo di valutazione dei bisogni, indicazioni delle progettualità e degli interventi da attivarsi e verifica dell’andamento dei progetti attivi.

 

L’istruttoria sociale e sanitaria è, di norma, effettuata ambulatorialmente.

La valutazione del bisogno è condizione necessaria per accedere ai servizi a titolo gratuito o con una partecipazione alla spesa e si conclude con la predisposizione di un progetto personalizzato, concordato con la persona e la sua famiglia.

Il servizio è totalmente gratuito.

 

Di seguito il link al sito dell’ASLVC per ulteriori informazioni aggiornate e scaricare la modulistica.

http://www.aslvc.piemonte.it/56-carta-dei-servizi-2015/organizzazione/strutture/549-settore-fragilita

 

Le Commissioni U.V.G., anche in considerazione di quanto espresso dall’interessato e dai familiari, possono predisporre progetti di cura ed assistenza domiciliare o residenziale.

 Lo sviluppo dei progetti domiciliari in particolare è avviato dai servizi socio sanitari che, in coerenza con quanto stabilito dall’Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.) e in collaborazione con l’interessato e i suoi familiari, predispongono un Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.), con indicazione di specifici interventi, figure professionali coinvolte, frequenza e durata, tempi di rivalutazione e verifica con possibilità di aggiornamento dei progetti di cura.

 La flessibilità delle risposte è resa possibile dal lavoro congiunto tra servizi sanitari e sociali e dall’azione concertata con enti gestori dei servizi, il Terzo Settore e le associazioni di volontariato.

Sono previste reti di risorse volte:

  • al sostegno della persona nella propria casa, con interventi domiciliari
  • all'inserimento in centro diurno integrato, in caso non sia possibile provvedere solo con interventi domiciliari
  • all’inserimento in presidi residenziali, in caso non sia in alcun modo possibile provvedere con interventi domiciliari

 

Se la valutazione geriatrica è di autosufficienza, può essere comunque attivato un progetto di sostegno domiciliare; in questo caso non vi è competenza dei servizi sanitari, ma esclusivamente di quelli sociali, che valuteranno le esigenze della persona.

In relazione alle condizioni economiche, il progetto può essere completamente gratuito, o a parziale carico del cittadino, o non attivabile qualora la condizione economica superi le franchigie previste dalla normativa e dai Regolamenti vigenti.

 

 Il cittadino può comunque richiedere privatamente interventi di domiciliarità presso i fornitori accreditati o le agenzie per il lavoro qualificate.

Il cittadino riceve per posta l’esito della valutazione U.V.G. 

Il progetto per una persona anziana non autosufficiente può essere attivato solo a seguito dell’autorizzazione alla spesa da parte dell’A.S.L. e/o del Comune di Vercelli.

 

Al momento dell’attivazione del progetto individuale la persona e/o la sua famiglia vengono informate in merito alle risorse, alla rete delle strutture e dei servizi esistenti (a gestione diretta o accreditati con il Servizio Sanitario Regionale) adeguati alle sue specifiche esigenze.

 Al momento dell’attivazione del progetto individuale, la persona o la sua famiglia, vengono convocati per la predisposizione di un Piano Assistenziale Individuale (P.A.I.).

 

Le risorse si attivano a seconda delle priorità e delle modalità previste dai servizi competenti.

Nel caso dell’ingresso in struttura l’attivazione è anche correlata alla disponibilità di posti letto.

Nel caso di situazioni altamente problematiche, anche da un punto di vista sociale, possono essere valutati percorsi d’urgenza.

 

Il costo delle prestazioni è anche correlato al livello assistenziale definito nel percorso di valutazione UVG.

Ultima modifica: 19 Gen 2018 - 10:44